martedì 19 febbraio 2013

Val Tartano.. che bomba!

È proprio vero: le uscire decise all'ultimo momento sono le migliori.
Così come sabato scorso che ci siamo organizzati velocemente. Luca e Cristian erano già d'accordo x l'uscita in Val di Tartano, io mi aggrego solo sul tardi.
La serata di sabato purtroppo è stata un po' lunghina x via dei compleanni,
ma la voglia di fare una bella uscita è tanta.
Alle 8 appuntamento in via Bassi. Bocca impastata ma si parteeeee!
Destinazione: Val di Tartano.

Quella di Tartano è, fra le valli del versante orobico, una di quelle che offre il maggior numero di itinerari escursionistici e il più praticato per lo sci-alpinismo è certamente quello che ha come meta il passo di Tartano e che può essere prolungato con l'ascensione alla cima di Lemma.
Fra Talamona ed Ardenno lasciamo la Statale 38 nei pressi del ponte sul torrente Tartano e prendiamo la pedemontana. Si tratta di una strada che, con 14 tornanti, risale il dirupato versante occidentale del Crap del Mezzodì, arrivando al primo centro della valle, Campo Tartano (m. 1049). Proseguiamo alla volta del centro principale, Tartano (m. 1210), posto proprio laddove la valle si biforca verso la Val Lunga e a destra in Val Corta. Un posto dove pochi vorrebbero viverci tutto l'anno, ma molte famiglie lo fanno.
Noi percorriamo la strada a tratti innevata che sale in Val Lunga. Oltrepassata una galleria paramassi, impossibile non accorgersi perché è besenfia di ghiaccio, percorriamo un ulteriore tratto con fondo innevato e parcheggiamo l'auto poco oltre la località Arale. Lungo la strada ci sono file di escursionisti con sci o ciaspole ai piedi. Noi ci accodiamo ad un gruppo di alpinisti del Cai Monza che poco dopo abbandoneremo. Quella mattina sembra che il mondo si sia dato appuntamento in quella valle. :-)




Dopo un primo tratto in un bosco di larici proseguiamo sul fianco orientale della valle. Raggiungiamo, così, il ponticello che scavalca il rigagnolo d'acqua ghiacciata che scende dalla val Dordonella. Poco dopo arriviamo sulla piana alta della Val Lunga, dove scorgiamo anche l’alpe di Porcile (m. 1800).





 Foto di rito con il sole che sbuca da dietro le vette e poi proseguiamo tenendo la destra del versante. Anche questa volta davanti a noi ci sono decine e decine di sci alpinisti e ciaspolari con le tavole sugli zaini.




Alle nostre spalle ecco il colpo d'occhio sulla Val Lunga e sul fondo, a nord, si apre un primo scorcio sul gruppo del Masino, che propone, da sinistra, le più alte cime della Costiera dei Cech (la cima di Malvedello e quella del Desenigo), il monte Spluga o cima del Calvo, elegante ed affilato, al centro, ed il monte Porcellizzo, a destra.




Proseguiamo la risalita senza troppo fatica e con un discreto ritmo di camminata aggirando il dosso che nasconde al nostro sguardo il passo di Tartano. Proseguiamo in questa direzione e, in breve, eccoci in vista della sella del passo di Tartano (m. 2108), riconoscibile anche dalla croce in cima. Arriviamo in vetta in poco più di due ore e mezza.







Al passo sono ben visibili le fortificazioni della linea difensiva allestita durante la prima Guerra Mondiale. Si tratta della linea Cadorna, predisposta nel timore che gli Austro-Ungarici violassero la neutralità svizzera ed invadessero la Valtellina passando per la Valle di Poschiavo. In onore di questo lavoro Cristian offre un'urinata mozzafiato. :-)


Il passo di Tartano può essere anche punto di partenza per un'ulteriore salita che conduce alla cima di Lemma (m. 2348), ma noi ci fermiamo al passo. Memorabili foto in vetta e panoramiche, poi un goccio di te caldo e cioccolato ghiacciato. Sul passo c'è poco da sfogliar verze: la temperatura non è estiva e il venticello non è la brezzolina ligure.






Quindi allacciamo gli sci pronti per la discesa che, per chi pratica lo sci-alpinismo, avviene per via diversa (via che può essere sfruttata anche per la salita), cioè puntando sulla sinistra idrografica della valle, attraversando due vallecole ed un tratto in un rado bosco per poi scendere alle baite di quota 1550. Scattiamo foto e facciamo alcuni filmati in una bella discesa che ci ha portati proprio di fianco alla macchina.








Un bellissimo giro concluso con una gustosa pizza in compagnia.
Alla prossima mitt-tttica uscita!