Volevo però inserire sul blog un’uscita
fatta con Luca Flematti a metà settembre: per l'esattezza sabato 14.
Il sentiero sale costeggiando il fiume Masino fino ad incrociare la strada che porta in Val di Mello, si prosegue sulla strada per circa 1,5 km, dopo di che si incontra un ruscello con un ponte (largo) che lo attraversa. Prima di attraversarlo sale il sentiero per la Val del Ferro. Il sentiero sale rapidamente in mezzo ai boschi, inizialmente di faggi e man mano salendo si "trasformano" in abeti bianchi...!
Non c'e' anima viva in
giro....(probabilmente la gente vista al parcheggio ha scelto altre mete)
infatti la Val del Ferro è una valle molto selvaggia e poco frequentata, ma a
mio modo di vedere molto bella! No, però aspetta (mi dice Flemy...) qualcuno
c'e'.... e levata dalla custodia la macchina fotografica Flemy scatta una foto
a un ragno che al nostro passaggio si affretta a nascondersi....chissa' cosa
avrà pensato....(se i è Brütt qui düu.....!!! :-) salendo ancora di qualche
centinaio di metri in compagnia della voce guida di Endemondo che ogni tanto ci
ricorda perché stiamo facendo fatica.... arriviamo al limite del bosco, li
incontriamo una bellissima cascata la quale merita qualche altra fotografia!
Dopo esserci rinfrescati con la sua acqua limpida il cammino prosegue, non dovrebbe mancar tanto alla vista dei pizzi del Ferro..... infatti dopo un altra mezz' oretta di cammino eccoli li: maestosi e bellissimi a vigilare sull' omonima valle. Il cielo non e' azzurrissimo, anzi, ci sono parecchie nuvole che gli fanno da contorno, ma questo rende lo spettacolo del paesaggio (in uno scenario di chiaro scuri) ancora più suggestivo!
Arrivati alla baita dei pastori
(casera) unica costruzione in sasso della valle.... facciamo una meritata
sosta, con spuntino e belli rifocillati ci apprestiamo a
proseguire...prima però (visto che non avevamo studiato il percorso a
tavolino prima.... come sempre del resto....) e visto che c'era
campo....decidiamo di consultare qualche recensione sul
telefonino....perfetto...in due secondi si apre una recensione.... la leggiamo
e la seguiamo alla lettera.... e' molto dettagliata.....beata tecnologia! Bene,
via, è facile, dobbiamo solo individuare il bivacco Molteni che sta' in mezzo
alla valle e poi trovare il passo del Camerozzo e' facile!
Qui il sentiero
sale inizialmente per "Maloss..." (Rododendri...) e poi per
una ganda molto ripida, li individuiamo il bivacco, di color rosso e
facciamo qualche valutazione, Flemy dice che forse c'e' un sentiero a
sinistra che sale al passo, io gli dico che salgo dritto e vedo se c'e'
qualcosa li.... chi prima lo trova chiama! Dopo ben due ore di ricerche il
nulla più assoluto... né a destra né a sinistra! Ci ritroviamo sul
sentiero in compagnia di un gregge di pecore...lo stomaco brontola...e' passato
mezzogiorno ed e' ora di mangiare. Prendiamo dallo zaino i panini e la focaccia
acquistati al mattino,,,ahhhhhh che meraviglia....finalmente si mangia!!!
Addentiamo il succulente pasto
in modo molto vorace....con le pecore a farci da cornice, da qui si ha una
splendida vista sui Pizzi del Ferro, sul monte Disgrazia e dalla parte opposta
si può vedere tutta la catena delle Orobie....meraviglioso!
Inoltre mentre mangiamo diamo uno
sguardo alla montagna dietro di noi, cercando un qualcosa che assomigli a un
sentiero o ad un’insenatura sulla cresta della montagna che assomigli ad un
valico.... ma niente..... comunque l'umore a stomaco pieno è a
100… le gambe un po' meno... come al solito ripartire e' molto dura... però
sentendoci vicino alla meta ripartiamo, e facendo memoria sempre della
recensione continuiamo a salire, ci diciamo: “Vedrai che il sentiero
che porta al valico è lì dietro quella costa!”. Ma dopo altre due ore di
cammino niente… non c'e niente che assomiglia ad un valico.... decidiamo quindi
di proseguire verso il bivacco... non prime però di aver Mandato un migliaio di
FUCK...."FANCULO...." all' autore della recensione!
Arrivati al bivacco diamo un
occhiata dentro e facciamo una firmetta sul diario...e qui vista la tarda ora
prendiamo la decisione di scendere dalla stessa strada...e qui succede
qualcosa.... vediamo una persona che in pochi minuti ci raggiunge.... dopo
i saluti facciamo due chiacchiere e gli raccontiamo la nostra avventura. Lui ci
dice che anche lui va al Camerozzo, è munito di cartina, e dice che il sentiero
Roma è appena lì sopra... da quella parte siamo sicuri che si raggiunge il Passo.
Così ci invita ad unirci a lui... noi un po' demoralizzati non siamo
molto convinti.
Paolo (questo il nome del
ragazzo...) ci convince... Andiamo.... infatti dopo 10 minuti finalmente
incontriamo il sentiero Roma.... ahhhhhh....!!!
Dopo aver salutato due runner....
che facevano la nostra stessa strada.... svoltiamo verso sinistra e ci avviciniamo
alla montagna...giunti ai sui piedi vediamo una bandierina bianca e rossa che
segna l'inizio del valico.....!
Ci chiediamo: “E’ qui che dobbiamo passare...???
Andiamo bene....!”. Un set da ferrata non sarebbe di troppo. Comunque non ce
l'abbiamo, quindi si parte… il primo tratto è il peggiore! E' attrezzato con
catene, c'e' appena il posto dove appoggiare i piedi... e sotto c'e' una lastra
di granito liscia con un precipizio di 200 mt! Riusciamo pure a trovare il modo
di fare qualche foto... superato il primo tratto il sentiero si allarga un po'
e ci si sente un po' più al sicuro....da qui si ha una bella prospettiva dei Pizzi
del Ferro...!!!
Eccolo finalmente....il Passo del Camerozzo
e' li, una gola stretta in cima al ripido sentiero, giunti allo spartiacque si
ha una splendida vista sulle due valli, la Val Porcellizzo con l'imponente
pizzo Badile e il Cengalo e la Val del Ferro. Ai piedi del Pizzo Badile c'e' il
rifugio Gianetti gestito dal Grande Mimmo Fiorelli.
Parliamo un po' tra di noi e dopo
aver confrontato le nostre idee e dato anche un occhiata all'orologio decidiamo
di non andare al rifugio Ginetti, e scendiamo quindi più in basso attraversando
un prato molto erboso. Il sentiero dalla parte opposta non e' bello... però in
confronto è un’autostrada! C'e' ancora un po' di neve sotto la montagna, e li
abbiamo una sorpresa... degli stambecchi in fase di accoppiamento!
Proseguiamo per i pascoli erbosi in
attesa di incrociare il sentiero... non e' stata una scelta molto azzeccata,
perché l'erba nascondeva molte insidie sotto, infatti Flemy e' sprofondato in
una "voragine" con tutta la gamba e io ho "assaggiato" i
sassi con le parti nobili... per di più il bastoncino piegato in due fra i
sassi...azzzz...!!!
Bene, scattate due foto anche al maestoso
Badile e incrociato poi il sentiero a balzi raggiungiamo il fondovalle e
precisamente i bagni di S. Martino, da qui ci aspettano 4 lunghi km fino al paese.
Arriviamo alla macchina alle 19 passate, e' quasi buio… salutiamo Paolo e
facciamo STOP a Endemondo che ci ha accompagnati per tutto il viaggio: segna 30
km.....non male!
Flemy il sabato prima ne aveva già
fatti 54! Un po' stanchi ma contenti guadagniamo la via del ritorno!
Ciao a tutti amici e alla prossima
Cristian e Luca!