Spettacolare giro in quota, di quasi 70 km. con mountain bike!
Forse uno dei più suggestivi di sempre!
Partenza da Sondrio domenica mattina 17
luglio. Luca & Max puntuali come non mai.
Provvidenziale il portabici del Flemi sulla Panda
che ci ha portati fino ad Arnoga dove abbiamo parcheggiato proprio sulla curva a
gomito della Statale 301 che sale a Livigno e dove sono concentrati 3 o 4
alberghi. Qui si prende la strada dove in inverno si può fare anche sleddog con
gli husky.
E noi siamo partiti proprio da qui ed abbiamo
preso il tracciato che si sviluppa sulla vecchia strada di servizio della
A2A e che da tutti è conosciuta
come la “decauville”. In pratica si tratta di un
tracciato completamente
pianeggiate, lungo circa 10 km e con quota attorno ai 1800 m s.l.m. che
sovrasta la Valdidentro. Diciamo che è un ottimo tratto per scaldare le gambe in
vista della salita che poi ci ha portati prima alle Torri di Fraele, antica postazione
militare, e poi nella valle di Fraele, dove, poco dopo abbiamo attraversato l'altopiano
di Cancano con i suoi due bacini.
Da qui e per
altri 10 chilometri abbiamo costeggiato i due
laghi artificiali di Cancano e San Giacomo (che alimentano la sottostante
centrale idroelettrica di Premadio) stando sulla destra orografica della valle.
Arrivati in fondo abbiamo preso un sentiero più stretto che, con una serie di sali-scendi
ci ha portati in quota in direzione della Val Mora. Dopo spettacolari pedalate
tra i sentieri, anche impervi ed esposti abbiamo raggiunto la punta estrema del
lago di Livigno e poi siamo risaliti tra i sentieri nei boschi fino ad arrivare
al confine con la Svizzera. Arrivati nella vasta piana in quota, sempre in
terra svizzera, ci siamo fermati presso un casolare dei pastori per una
meritata sosta a base di panini, RedBull e cioccolato. Dopo circa un’oretta
siamo ripartiti in direzione Fuorcla del Gal per poi
ridiscendere a valle e aggiungere ancora la Val Mora sempre passando sul
confine con le valli svizzere. Il tutto attraverso ripidi tratti e spettacolari
saliscendi che poi sbucano in una piana “lunare” che poi riporta verso i laghi
di Cancano tramite la classica ciclabile. Passando, questa volta sulla parte sinistra
orografica dei due bacini abbiamo così concluso tutto l’anello arrivando alla
chiesetta dei Caduti sul lavoro dove abbiamo detto una preghiera e lasciato un’offerta.
Poi siamo rientrati verso Arnoga sempre pedalando sulla decauville. Giro lungo
e faticoso, ma allo stesso tempo veramente spettacolare! Assolutamente
consigliato!!! Il tutto si è concluso con una meritata birra al classico Bar Pasticceria
Tognolini di Tirano!
Al prossimo giro! Max & Luca