Neve… c’è! Ok.
Sci d’alpinismo… ci sono? No… azz.
Ciaspole? Si!
Perfetto allora partiamo.
E’ il 14 febbraio, ore 8. Elio, Angelo, Luca e Max sono pronti per una nuova avventura sulle nevi della Valmalenco. Tutti sul Pandino Yellow di Luca perché la neve è tanta e ci vuole una vettura agile, visto che noi siamo di legno.
Elio ed Angelo arrivano da St Moritz e tutti insieme partiamo da Sondrio diretti verso la Val di’ Bachèt. Attraversiamo Lanzada e saliamo fino a Campo Franscia poi saliamo ancora diretti verso la diga e abbandoniamo l’auto nel parcheggio prima del rifugio di Campo Moro. Ecco che comincia l'avventura!
Mettiamo le ciaspole ai piedi… siamo un po’ impacciati ma fa parte della nostra natura :-)
Imbocchiamo la strada che arriva alla sbarra e troviamo i primi cartelli che sono quasi completamente sommersi dalla neve. Dimenticavo la giornata è fantastica, il cielo è azzurro ma non vorrei tralasciare un piccolo particolare: la temperatura segna -20 alla partenza. Nessuna paura, siamo “calienti” dentro… Continuiamo seguendo la traccia di neve lasciata da altri alpinisti e risaliamo addentrandoci nel bosco. Salito il dosso comincia ad imporsi allo sguardo la piramide del Pizzo Scalino (m.3323), cima elegante che dominerà costantemente tutto il nostro giro. Scendiamo verso la conca dove sono situate le prime baite di Campagneda, e dove da poco sorge il rifugio Ca' Runcasc. Noi oltrepassiamo due ruscelli ghiacciati ed imbocchiamo il sentiero (questa volta andiamo a memoria perché siamo i primi essere umani ad esserci passati) procedendo sulla nostra destra diretti verso il Rifugio Cristina. Il nostro intento è fare un giro ad anello ai piedi del pizzo Scalino per mostrare il panorama ad Elio, che per la prima volta visita Campagneda. Saliamo e saliamo, la neve è tanta ma mai come il freddo. Prima di raggiungere la piana ecco sulla destra una Sacra Statuetta incastonata nella roccia. Ci fermiamo per la fotografia di rito perché merita veramente, oltretutto qualcuno prega per avere un termosifone o anche solo un po’ di caldo. 1..2..3..Click! Foto fatta. La salita continua fino alla piana che d’estate è circondata da grandi rocce ma in questo inverno sono completamente sepolte dalla neve. Superato il valloncello raggiungiamo un altro pianoro dove si vede la chiesetta, il rifugio Cristina ed alcune baite. Luca e Angelo salgono sul tetto della prima casupola che è praticamente sommersa dalla neve e poi salllltoooooo… per scendere! Poco dopo incrociamo un gruppo di “Caspoggini” che, con gli sci ai piedi, sono saliti alla Cristina da Acquanegra. Due parole di cortesia e proprio loro ci informano ufficialmente che siamo a -26 gradi. Allucinante :-O . Sono circa le 11 del mattino e il sole è alto in cielo. .. Proseguiamo senza pensarci verso il rifugio (chiuso) e poi ci incamminiamo verso nord est alla base del Pizzo Scalino per tornare all’alpe Campagneda passando dai laghetti. Non si vedono rocce, ma solo un’enorme distesa di neve, senza contare che c’è un vento gelido e pungente. Ma il gruppo di impavidi “ciaspolari” prosegue senza paura! Dopo aver oltrepassato vari sali-scendi e vediamo davanti a noi l'Alpe Prabello e l’inizio della Val Poschiavina. Immaginiamo di vedere anche i laghetti perché sono completamente sepolti dalla neve. Sulla nostra destra c’è sempre il Pizzo Scalino che ci scruta. Fa molto freddo e decidiamo di raggiungere il rifugio per un pasto caldo. Nel tragitto, una ciaspola di Max si rompe a causa del freddo e così siamo fregati… macché si riparte e un po’ a riffa e raffa arriviamo a destinazione. Il gestore ci accoglie (al freddo) ma con quelle temperature non funziona nemmeno la stufa :-)…
Ma la fame è tanta e la polenta fritta con il vino ci scaldano a dovere. Panza piena, ciaspola rotta, salutiamo e scendiamo a valle. Dopo circa 40 minuti arriviamo alla macchina. Il freddo non ci ha ancora abbandonato ma abbiamo concluso una splendida escursione! Felici rimontiamo sulla Pandina Yellow e scendiamo a valle… certo abbiamo i nasi un po’ rossi ma siamo maledettamente contenti!
2 commenti:
anche noi abbiamo fatto quel giro... ma faceva meno freddo. bella escursione
vero confermo eravamo in 8.
bel giro e bella mangiata da Sertore.
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