Anche questa volta abbiamo seguito la prassi: 3 settimane di e-mail x accordarci… cosa che puntualmente non è avvenuta. Poi il giovedì sera è scattata la scintilla. Angelo ci invita in Svizzera per una magnifica escursione: salita allo Julier Piz. O meglio, la prima meta definita era il Pizzo Padella ma poi ovviamente è riuscito a rifilarci la mega supposta dello Julier ad oltre 3380 metri di quota. :-) Ma con il senno di poi, è stato un tragitto fantastico ed una scelta azzeccata!
Ore 6,00 - Partenza da Sondrio per St. Moritz: Poul e Max raggiungono Angelo ed Elio. C’è un piccolo problemino durante il viaggio verso la terra elvetica… lo stinco di maiale mangiato la sera prima al Cima 11 ed il gustoso vino rosso fanno sentire la loro presenza proprio sul passo del Bernina. Piccola sosta vomitina e poi si riparte destinazione St. Moritz. Ci incontriamo con Angelo ed Elio e prendiamo la direzione dello Julier Pas, a circa 10 km da St. Moritz dove lasciamo l’auto. Racchette alla mano prendiamo il costone roccioso verso est. Inizia l’avventura! Per chi non lo sapesse lo Julier Piz è la montagna che domina su St.Moritz, dall'altro lato rispetto al gruppo del Bernina. E' un vero castello turrito, una vetta apparentemente inaccessibile, ma sul quale si snoda un incredibile sentiero attrezzato, che ne percorre la cresta. Sembra impossibile che ci si possa salire senza troppe difficoltà, ma invece è proprio così.. se sono riuscito io :-) Sul percorso ci sono lastre di pietra appositamente poggiate che allargano la cresta dove sarebbe altrimenti troppo affilata, mancorrenti e catene danno sicurezza anche dove forse sembrerebbero superflue e l'itinerario si insinua lungo cenge e canali, sempre ottimamente segnato. Una vera prova per che soffre di vertigini. Ne sanno qualcosa le mie mutande ;-)
Ore 6,00 - Partenza da Sondrio per St. Moritz: Poul e Max raggiungono Angelo ed Elio. C’è un piccolo problemino durante il viaggio verso la terra elvetica… lo stinco di maiale mangiato la sera prima al Cima 11 ed il gustoso vino rosso fanno sentire la loro presenza proprio sul passo del Bernina. Piccola sosta vomitina e poi si riparte destinazione St. Moritz. Ci incontriamo con Angelo ed Elio e prendiamo la direzione dello Julier Pas, a circa 10 km da St. Moritz dove lasciamo l’auto. Racchette alla mano prendiamo il costone roccioso verso est. Inizia l’avventura! Per chi non lo sapesse lo Julier Piz è la montagna che domina su St.Moritz, dall'altro lato rispetto al gruppo del Bernina. E' un vero castello turrito, una vetta apparentemente inaccessibile, ma sul quale si snoda un incredibile sentiero attrezzato, che ne percorre la cresta. Sembra impossibile che ci si possa salire senza troppe difficoltà, ma invece è proprio così.. se sono riuscito io :-) Sul percorso ci sono lastre di pietra appositamente poggiate che allargano la cresta dove sarebbe altrimenti troppo affilata, mancorrenti e catene danno sicurezza anche dove forse sembrerebbero superflue e l'itinerario si insinua lungo cenge e canali, sempre ottimamente segnato. Una vera prova per che soffre di vertigini. Ne sanno qualcosa le mie mutande ;-)
La salita è dura e non bisogna perdere i bolli bianco-blu per non trovarsi fuori strada. La stretta incisione del vallone sotto la forcella viene superata con risalita e discesa sul ripido fianco sinistro (ma conviene percorrere i grossi massi dell'incisione stessa per non perdere poi dislivello). Con ripida salita sul detrito fine si risale finalmente alla Fuorcla Albana dove giunge anche il sentiero che sale da St.Moritz. Ora non resta che percorrere la lunga cresta lungo il sentiero attrezzato sempre ottimamente segnato. Anche qui non bisogna perdere i bolli bianco-blu per non trovarsi subito in situazioni complicate; tra l'altro nei tratti con detrito mobile il sentiero segue i fianchi più saldi dove si eviterà così anche di far cadere sassi sugli escursionisti sottostanti. La salita è esaltante: sembra sempre impossibile proseguire e invece il percorso si rivela sempre abbastanza facile e le catene e i corrimano aiutano parecchio. Dopo la prima parte in cresta, si raggiunge un forcellino, si passa per pochi metri sul versante N in ombra (a picco sul tetro ghiacciaio) e poi si ritorna sul fianco S della montagna, molto in piedi, ma che viene percorso da una serie di cenge e canalini fino all'ultimo tratto di cresta aereo (con corrimano) che porta agli sfasciumi terminali della vetta. Purtroppo l’amico Poul è stato tradito da crampi e mal di gambe e si è dovuto fermare a circa un’ora di tragitto dalla vetta. Foto di rito a 3400 metri e poi scendiamo dalla cresta dove si gode un magnifico panorama. Per la discesa scegliamo l’itinerario opposto dell'alpe Guglia sul versante verso St. Moritz con l’idea di recuperate l’auto in un secondo momento. La discesa sembra non finire mai ma ne vale assolutamente la pena. La giornata è stata magnifica e si è conclusa con una gustosa torta offerta da Veronica dopo l’arrivo a St. Moritz dove se non fosse stato per l’orario avremmo organizzato una partitella a calcio con il piccolo Daniele ed il suo amichetto portiere. Si riparte. Angelo ci accompagna allo Jiuler Pass a recuperare l’auto e noi torniamo in Valtellina stanchi, ma soddisfatti. La serata non è finita perché ci aspetta una cena alla pizzeria Capri con famiglie ed amici. Arriviamo a Sondrio incredibilmente puntuali. Missione compiuta!
Giro consigliato.
Voto 10+.
Alla prossima avventura!
Poul, Angelo, Elio, Max
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