Doveva essere un'uscita come tante
altre... causa soliti impegni, il giro doveva essere corto con
rientro in città per le ore 14.
Luca e Ciumina si erano messi
d'accordo per uscire il pomeriggio ma per me era impossibile allora
sarei uscito con Silvano di Albosaggia, un amico delle pelli di foca
:-), destinazione Palù.
La mattina di sabato 5 gennaio, alle
7.30, suona la sveglia. Barba, "Kinder colazione più con quel gusto di cacao che ti tira un po' su" e Silvano mi
chiama.. azz la notte hanno ricoverato suo padre in ospedale e non
riesce a venire.
La mattinata parte male. Il clima però è
primaverile, non si può tornare a letto.
Allora carico sci in
macchina e si parte, troppa la voglia di aria pura e neve. Arrivato
al Valdone, altro intoppo con una lunga file di auto, con sci a
bordo, che viaggiano a passo di lumaca verso il Palù. Nooooo azz non
arriverò mai a S. Beppe, altro intoppo, la mattinata continua
maluccio.
Arrivati alla rotonda del Castellaccio, sterzo verso
Caspoggio, mi sono rotto della fila. Tanto, già quando eravamo a
Roma il sindaco aveva detto al telefono che gli impianti di risalita
non li avrebbero più riaperti. Perfetto... una risalita a Piazzo
Cavalli e poi si torna a casa!
Parcheggiata l'auto alla seggiovia
metto sci, pelli, cuffie con musica a palla e poi inizia la risalita.
La Pista del Sole è magnifica e la giornata pure. Temperatura alle
ore 9: 12 gradi... fantastico!
Arrivato a Piazzo Cavalli ho ancora voglia di risalire e c'è energia nelle gambe. Incontro un collega scialpinista con il quale mi aggrego per un pezzo ma lui va troppo lento... acc io devo scaricare stress allora lo mollo poco dopo... poi vi dirò la verità: avevo proprio voglia di restare solo tra i miei pensieri. Arrivato al Dosso dei Galli non sento ancora fatica... azz forse ho preso troppa cocaina a colazione :-)... quindi risalgo verso il bosco con l'idea di arrivare ad una piana solitaria e sdraiarmi al sole. Più in alto vedo un cartello con una freccia che indica: Monte Palino mt 2686. Guardo alla mia sinistra e vedo in lontananza una croce su di una cima. Azz... che bello sarebbe arrivarci... sarà per la prossima.
Intanto continuo a risalire senza stress e scattando numerose foto. Poco dopo incontro un altro amico alpinista di Lanzada e parlando con lui mi dice che il Palino non è distante... ancora due strappetti, dice. Azz il tempo è magnifico, la neve stupenda ho ancora energia da vendere così decido di proseguire fino alla croce.
Scoprirò solo più tardi che significano “due strappetti” per un magnàn lanzadese: per darvi l'idea, avete presente i gradini nel film la Corazzata Potionki, ecco erano una piazza a confronto dello “strappetto”. :-)
Però a mezzogiorno e mezzo sono in cima, la vista è mozzafiato. Si vedono le Orobie e tutte le montagne della Valmalenco fino a Campo Moro. Stupendo! Indescrivibile! Poi, non so il perché, ma in solitaria tutto assume più valore... bhà... sarà la cannabis di prima :-)
Dopo aver mangiato qualcosa e bevuto del the caldo rimetto gli sci ai piedi per una stupenda, e ripeto, stupenda discesa in neve fresca ripercorrendo i 1536 metri di dislivello.
Tornato a Piazzo Cavalli una sosta doverosa al rifugio e poi di nuovo a valle fino alla macchina.
Quella che sembrava una giornata storta si è trasformata in una delle uscite più belle ;-)
Alla prossima, che sarà la tradizionale notturna al Palù.
Vietato mancare! Nessuna scusa, nessuna paura!
Macs